Articolo a cura di Alessandro Russo
Subiamo il fascino delle Polaroid fin da quando sono state lanciate sul mercato, è innegabile. Col tempo hanno contribuito ad alimentare un filone fotografico che ha portato questo prodotto in cima alle classifiche di vendite, fino ad entrare a tutti gli effetti nella cultura-pop degli anni 80, dove le istantanee dal bordo bianco hanno trovato terreno fertile per diventare iconiche: una curva di successo che ha avuto alti e bassi, che ha dovuto scontrarsi soprattutto con l’innesto nel mercato delle tecnologie digitali a partire dagli inizi degli anni duemila.
Ad ogni modo, quando parliamo di istantanea, è alla polaroid che pensiamo.
Seppure la produzione di pellicole istantanee non sia mai scomparsa del tutto, subendo la trasformazione dei brand e delle flessioni delle vendite, il digitale ha cercato di soppiantare quel fascino attraverso strumenti di riproduzione che potessero ricostruire almeno l’aspetto formale di una polaroid.
Noi però non ci soffermeremo su uno delle decine di tutorial che saturano il web sulla simulazione di un effetto piuttosto che un’altro, ma andremo alla radice e analizzeremo un piccolo (ma interessante) progetto di Mr. Paul Ladroid, l’inventore di Poladroid.
Ma cos’è Poladroid?
Si tratta di un’applicazione gratuita disponibile per Win e Mac che simula fedelmente la produzione di una polaroid sulla base di un’immagine importata dall’utente. Intendiamoci, parliamo ovviamente di un giochino digitale, ma veramente ben fatto.
Per quanto possibile, Poladroid riesce a far immedesimare così bene l’utente nelle procedure analogiche da lasciarlo in attesa qualche minuto ad agitare un frammento di pixel come si farebbe con una pellicola tradizionale, ciò permette al software di convertire la fotografia in una Poladroid.
Un un momento storico così frenetico, attendere qualche minuto che venga ultimata la produzione di una polaroid-digitale lo trovo singolare, mi fa stampare un sorriso sulle labbra.
Provare per credere, non c’è altro metodo!
Il programma è scaricabile dal sito ufficiale www.poladroid.net, è molto leggero e facilissimo da usare. Di seguito un piccolo test, nel quale mi sono divertito a trasformare in Poladroid alcune istantanee durante una passeggiata estiva di qualche tempo fa.
Per prima cosa installiamo il programma, all’avvio si aprirà sul desktop una piccola fotocamera blu che ci accompagnerà durante il processo di creazione. Tutte le opzioni di output ed alcune configurazioni sono personalizzabili dal piccolo cerchio blu: aprirà una finestra con tutte le informazioni (che lascerò scoprire ai più curiosi!).
Bene, cominciamo: trasciniamo l’immagine che ci interessa direttamente sulla fotocamera.
Questa emetterà un piccolo bip di scatto e comincerà a processare l’istantanea.
Pian piano prenderà forma il contorno della nostra Poladroid. Ma con lentezza! Si sà, la pellicola-digitale impiega un po’ a scaldarsi…
Non ci vorrà molto prima che ci prendiate la mano, ma attendi che dopo 10 Poladroid di fila occorrerà cambiare la cartuccia. Una sensazione strana per gli abituè del digitale!
Un’altra chicca interessante è la possibilità di salvare delle immagini durante il processo di ultimazione della Poladroid. In questo modo ogni fase sarà fissata e potrà essere allegata al prodotto finale, con un effetto finale ancora più simbolico:
Le possibilità creative sono davvero molte. Certo, vale la pena ripeterlo, non può sostituire le possibilità espressive di una vera fotografia su pellicola istantanea (la quale letteratura fotografica è molto vasta) ma resta un prodotto molto interessante e divertente.
Buone Poladroid!